Graffiti e street art Padova. Storia e successo di un’arte ribelle

Street art Padova

La street art Padova come un po’ ovunque ha raggiunto un notevole successo e i suoi principali interpreti hanno conosciuto una grande popolarità nella nostra città. Qui vi parlo un po’ della storia di questo fenomeno artistico nella nostra città.


Oggi gli interpreti più famosi della street art Padova sono artisti quali Kenny Random, Alessio-B, Tony Gallo, la street artist Carolì, che hanno saputo colorare la nostra città di personaggi ed immagini riconoscibili ed a loro riconducibili per lo stile che li identifica. Per notare la loro popolarità basta visionare l’hashtag su Instagram #PadovaStreetArt.

La street art Padova che oggi tutti conoscono ed apprezzano è quella che segue un po’ lo stile di Banksy,  star mondiale di questa forma espressiva, ma nasce comunque all’interno di quel filone di arti urbane e forme espressive quali il writing, graffiti o murales che hanno una storia ben precisa, che nella nostra Padova è iniziata nei primi anni Novanta.

Tuttavia, non solo questi artisti molto apprezzati in città ma anche altri stanno meritatamente raccogliendo soddisfazioni professionali anche all’estero dopo una “militanza” di anni nell’underground dell’arte a Padova.

Tra questi ricorderò in questo post anche gli artisti di graffiti e le loro crew che per primi, già nei primissimi anni Novanta, hanno iniziato ad esprimere la propria arte sui muri di Padova!

Bisogna infatti distinguere da street art e graffitismo ( o writing in inglese), lettering, tag: per il glossario rimando a wikipedia, cliccate sui link ed approfondite.Vi segnalo inoltre il link all’articolo La poetica della street art sul dito dell’Associazione Jeos di cui vi parlerò dopo. Tutto questo ha un’origine ben precisa vale a dire le grandi città americane ed in particolare la New York degli anni Settanta-Ottanta che dall'”underground” ha visto emergere artisti quali Keith Haring e Basquiat che dal dipingere illegalmente sui muri sono passati ad opere vendute nelle principali gallerie d’arte mondiale grazie ad Andy Wharol. Quindi ragazzi con le bombolette spray desiderosi di esprimere se stessi ed il loro spirito ribelle marchiando il territorio urbano con le proprie firme, arte urbana che andava a braccetto con la musica rap dei ghetti afro americani, il basket, la passione per gli skateboards.

Parliamo di subculture perché di fatto lo stile di vita dei suoi membri non è riconosciuta dal resto della società ma anche viceversa: scrivere sui muri era e rimane illegale e chi continua a farlo ne accetta i rischi che rientrano nel “gioco”. Artisti di fama mondiale e che hanno visto le loro opere supervalutate nelle principali gallerie d’arte del mondo hanno iniziato scrivendo le loro firme di notte, illegalmente, cercando di non farsi beccare dalla polizia e, allo stesso modo, anche dietro ai giovani dei giorni nostri, accomunati a vandali e criminalizzati per le loro scritte, potrebbero nascondersi dei grandi artisti in erba.

Oggi comunque la street art è stata “sdoganata” e riconosciuta come forma d’arte anche dai critici ed è così che opere di questo tipo vengono commissionate dai privati e amministrazioni pubbliche per decorare ma soprattutto all’interno di progetti di riqualificazione urbane di aree e di edifici degradati. L’arte ed il colore, indubbiamente nobilitano luoghi e pareti svilite, prive di valore, e possono inorgoglire i residenti che vedono finalmente iniziative che si prendono cura dei loro quartieri.

Graffiti art a Padova. Qualche cenno storico

Passando al graffitismo possiamo dire che Padova ha una sua storia, piuttosto rilevante in Italia e che riguarda molti altri artisti rispetto a quelli nominati all’inizio, forse meno popolari e noti ai più, ma che nel corso degli anni hanno saputo comunque guadagnare rispetto ed apprezzamenti a livello internazionale. Sto parlando in particolare della storica crew padovana EAD (Escuela Antigua Disciples) e di artisti quali Joys, Axe, Peeta, Boogie, Orion, Made514, Curdo, Yama, Zagor, Jeos, e altri e mi scuso se ho dimenticato qualcuno (segnalatemelo pure!)

Anche i graffittari padovani nascono sotto l’influenza delle subculture urbane nate negli States e che poi si sono diffuse anche in Europa. A Padova nei primi anni Novanta nascono questi gruppi, in gergo, “crew” di writers e graffitari. Si incontravano nella zona delle banche tra via Gozzi e via Trieste, dei vuoti urbane tra palazzi di vetro e cemento, che dopo l’orario di lavoro erano completamente luoghi isolati dove questi ragazzi si potevano incontrare ed iniziare ad esercitarsi con le loro bombolette spray ascoltando musica hip-hop e ballando la break dance: è così che nascono e si diffondono le arti urbane nella nostra città ed ha inizio la storia dei graffiti e della street art Padova. Da vimeo condivido il docufilm del regista padovano Christian Cinetto “I ragazzi delle banche” (Jengafilm 2005)  in cui si parla per lo più di breakdance ma l’ambiente è quello!

I ragazzi delle banche – 2005 from Jengafilm on Vimeo.

Tornando ai graffiti i ragazzi di Padova avevano già allora l’accortezza ed il buon senso di non andare a disegnare su pareti di palazzi storici e monumenti ed è probabilmente per questo che non furono braccati dai controlli polizieschi avendo a disposizione quel tempo per sperimentare e perfezionare il proprio stile. Non a caso i graffitari padovani di quella generazione sono considerati tra i più bravi d’Italia e, nel corso degli anni, hanno raggiunto fama e notorietà nell’ambiente a livello nazionale ed internazionale.

Le prime firme che si notano in città sono quelle degli aderenti delle principali crew: la EAD, Escuela Antigua Disciples, la più influente nell’ambito del graffitismo padovano, e la SPC, Sotto Pressione Costante.

Graffiti, street art & turismo a Padova

Le opere di street art Padova, ben visibili in città, alcune davvero dei capolavori, rappresentano un patrimonio culturale non indifferente per la città. Mi piace pensare che artisti di fama internazionale possano venire a realizzare le loro incredibili opere anche a Padova, magari su grandi pareti di aree urbane che necessitano una riqualificazione. Personalmente ho visto alcune spettacolari opere di Blu, considerato uno tra i più grandi artisti di street art a livello mondiale, e di altri artisti nel quartiere di Kreuzberg a Berlino ed indubbiamente questa forma d’arte può rappresentare motivo di interesse anche per i turisti che cercando le opere di questi artisti si spostano, attraversano, entrano in contatto con zone che magari non visiterebbero.

Le opere di grandi artisti internazionali, oltre a quelle dei bravissimi street artist padovani, possono quindi essere di grande richiamo per gli appassionati di questa forma d’arte oltre a rappresentare una modalità per dare valore e protagonismo a zone anonime. Sarebbe quindi bello si riuscisse ad attrarre questi grandi artisti per accrescere il valore e l’internazionalità della street art Padova: penso al quartiere Arcella, in particolare, che, proprio per la sua identità multiculturale, urbana si presterebbe anche per costruire un vero e proprio brand attorno alla street art.

Già a Padova guide turistiche e associazioni iniziano a proporre tour sulla street art Padova ed è mia intenzione “divertirmi” anch’io con la pubblicazione di un’idea di tour su questa pagina perché non può mancare nella rubrica “tour e itinerari” del Blog di Padova perché la ritenga una forma d’arte rilevante e per una ragione di completezza del mio blog!

L’associazione Jeos, punto di riferimento per la riqualificazione urbana

Oltre agli artisti della street art Padova sul nostro territorio non mancano neppure le competenze per ideare e realizzare progetti complessi ed ambiziosi visto che il nostro territorio ha la fortuna di poter contare sull’Associazione Jeos!

L’Associazione Jeos è un vero e proprio punto di riferimento per la street art Padova e per la cultura del graffitismo e delle arti urbane ed è stato la partecipazione ad uno dei loro “Padova Graffiti Tour” a motivarmi a scrivere questo post oltre che a farmi aprire un mondo, il mondo della street art che conoscevo in modo superficiale: ora qualcosa in più penso di averla imparata. L’associazione nasce nel 2012 con l’obiettivo di mantenere vivo il pensiero, l’arte e le opera di Giacomo Ceccagno, in arte Jeos, giovane writer di grande talento prematuramente scomparso. Tra le attività dell’associazione c’è quella di sostenere i giovani di talento e di promuovere la creatività artistica nelle varie discipline della street art. L’associazione Jeos è anche interlocutore di enti pubblici e privati per la realizzazione di grandi opere di street art per la riqualificazione urbana.

Visitate il sito web https://www.associazionejeos.it/ dove potrete approfondire la cultura della street art e per restare aggiornati sulle attività dell’associazione seguite la pagina facebook: https://www.facebook.com/associazionejeos.it/

Alberto Botton

2 commenti

  1. Buongiorno,
    non ho contatti diretti ma immagino dipenda da quanto ampi siano i muri e dal costo per tali lavori. Immagino che un po’ tutti lavorino anche su commissione. Nell’articolo parlo dell’Associazione Jeos che è esperta in materia e che ha contatti con molti artisti. Le consiglio di chiedere a loro scrivendo a questo indirizzo mail: [email protected] . Questo il loro sito: https://www.associazionejeos.it/
    Saluti,
    Alberto

  2. Buongiorno. “Opere d’arte meravigliose”. Mi piacerebbe trovare un artista che me le dipinga su muri prefabbricati mobili.. esiste qualche contatto? Grazie

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.